cugini

image
fango, pozzanghere qua e la’, temperatura quasi primaverile. vabbe’ dai, si va al parco. una telefonata al volo a mia cognata e dieci minuti dopo siamo tutti in pista, al parco delle caprette. solo una madre puo’ capire cosa significa parco delle caprette dopo tre giorni di pioggia.
vuol dire suole interrate fino ai solchi piu’ profondi, unghie nere, pantaloni non bagnati, ma trapassati, e il pensiero costante , quasi ossessivo, agli stivaletti rossi intonsi che stanno a casa, nella scarpiera.
Poi, per una ragione che mi e’ ancora oscura, i bambini , quando i giochi sono fradici, gli scivoli circondati da piccoli stagni, le altalene lucide d’acqua, ci salgono ancora piu’ volentieri.
Tommaso si aggira in zona giochi entusiasta . Intuisco che sta studiando i vari articoli presenti nel parco per eleggere il piu’ pericoloso da sperimentare ed aumentare cosi’ la tachicardia della madre…e fortunatamente anche questa volta segue saggiamente il fratello intento a navigare con Viola su un vascello pirata.
Le solite storie tra cugini. Viola che ama Giacomo , che e’ grande. Tommy che ama Viola e Giacomo perche’ sono grandi. Samuele, il piu’ piccolo non lo fila nessuno, non avendo ancora raggiunto la posizione eretta. ma , no problem, c’e’ la nonna al seguito, oggi. tommy giacomo e viola sono sul vascello e tutt’intorno, il mare e’ infestato da squali, loro un po’ ridono, un po’ hanno paura, si stringono tra di loro, Giacomo e Viola proteggono Tommy con le braccia. metafora della vita, inizio gia’ a commuovermi. Mi rendo conto , in un attimo , di quanto amore ci sia tra di loro, del clan che hanno gia’ formato. Ci saranno, l’uno per l’altro, per sempre.
“zia, fallo scendere, tommy, noi vogliamo andare forte”.
ehm. pardon, subito.image

Una risposta a "cugini"

  1. anch’io ho una figlia con sindrome di down,ha quasi due ani, si chiama noemi e non cammina ancora, sbatte la testa x comunicare e anch’io sono stufa dei test cretini delle fisioterapiste e logopediste. Non ho fiducia nè che cammini nè che parli. mi sento addosso un peso un fardello troppo pesante, con le altre figlie normali tutto era più facile più scontato adesso invece bisogna accendere un cero per ogni minimo progresso. ciao mi chiamo rosella . Se ti va di scambiarci qualche confidenza sono qui, stessi problemi, stesse sensazioni, stessi timori e stesse amerezze.Ecco la mia mail rosella.cel@hotmail.it

Lascia un commento