Estate

anche quest’anno è andata.

La programmazione estiva fatta di campi gioco in città, settimane e week end al mare, al lago, in collina, in campagna e gli incastri con nonni, zii, babysitter hanno ricostruito una rete attorno al vuoto della chiusura estiva delle scuole.

cosa facevo in estate da piccola? Stavo con mia mamma che non lavorava. Oziavo sul divano. Leggevo. Ore di TV. Mi riposavo.

i miei figli, invece, sono passati da una location all’altra, come delle trottoline, hanno visto mille posti, fatto tanti bagni… ma si sono riposati?? E soprattutto sono stati bene?

Anna appena usciamo da qualsiasi luogo mi guarda sospettosa ” ndove ndiamo ?”.

Tommy mi chiede della Sandra (logopedista) e del “pulmino per l’Antonella ” (ASL).

Giacomo stasera mi ha detto che vuole giocare con i suoi lego a casa sua. Nella sua amata afa padana.

e io, a dire la verità, un po’ stanca lo sono. C’è qualcosa che non mi torna in questa orchestrazione estiva titanica.

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Ridatemi settembre. Dopo il 15, però.

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